28 marzo 2024
«Chi ben comincia è a metà dell’opera», dice un famoso detto popolare e la Juventus giunta all’inizio della stagione 2016-17 reduce da cinque Scudetti conquistati consecutivamente, ormai ha ben capito quali sono i passi fondamentali da compiere per riuscire a preservare il proprio dominio. Uno dei primi ostacoli da superare per quella Juventus allenata da Massimiliano Allegri è la trasferta di Roma contro la Lazio, il 27 agosto 2016, in piena estate, alle ore 18 con il sole della Capitale a picco sulle teste dei giocatori. Insomma, a preoccupare non sono solo le doti tecniche e di palleggio dei biancocelesti o lo stato di forma di una rosa alla seconda gara stagionale, ma anche le temperature tutt’altro che agevoli da dover affrontare.
INZAGHI CONTRO ALLEGRI: UN INCROCIO DI DESTINI
È anche una delle tante pagine dei testa a testa tra Massimiliano Allegri e Simone Inzaghi, all’epoca allenatore della Lazio e pronto con il suo 3-4-3 a mettere in difficoltà i bianconeri, provando a sfruttare la qualità sugli esterni per imbeccare Ciro Immobile al centro dell’attacco. Dall’altra parte i bianconeri rispondono con 3-5-2 che nonostante la forma non ideale e ancora da raggiungere, permette alla Juventus di avere stabilità e di occupare nel migliore dei modi il campo.
IL PRIMO TIME-OUT DELLA STORIA DELLA SERIE A
Una partita rimasta nei ricordi degli appassionati del campionato di Serie A e più in generale primatista del nostro calcio perché, applicando le nuove regole previste proprio per fronteggiare il grande caldo da affrontare in campo in alcuni particolari momenti della stagione come quel tardo agosto 2016, l’arbitro Guida decise di concedere a metà prima tempo due minuti di break per permettere alle squadre di rifocillarsi, di rifiatare e in parte anche di riorganizzare il proprio assetto. Opportunità che lo staff bianconero non si fece sfuggire, riuscendo dopo una prima mezz’ora di maggiore pressione da parte della Lazio, a ritrovare poi un maggiore equilibrio in attesa poi di piazzare la zampata decisiva nel secondo tempo.
DECIDE KHEDIRA CON UN INSERIMENTO E UN DESTRO IMPARABILE
Nella ripresa il copione della gara cambia, visto che dopo un’ora di gioco le energie dei biancocelesti vengono inevitabilmente meno e a quel punto è la qualità e la forza dei singoli a fare la differenza. La Juventus, anche per esperienza e fisicità, riesce così a dettare ancora una volta i suoi ritmi e a trovare grazie a un perfetto inserimento di Khedira il momento giusto per colpire: è il 21’ del secondo tempo, gran lancio in area di Dybala per l’inserimento di Khedira, Biglia va a vuoto, De Vrij si perde il tedesco che incrocia col destro sul secondo palo per il suo secondo gol in campionato - dopo quello già decisivo contro la Fiorentina nella prima giornata di Serie A. La retroguardia juventina poi è un vero e proprio bunker inespugnabile - una delle garanzie di successo di quegli anni, portando a casa il risultato di 0-1 e partendo così al meglio in un campionato terminato, anche in quel caso, con una vittoria della Juventus.