02 febbraio 2024
Corre la stagione ’91/92 e il duello per lo Scudetto è conteso tra i bianconeri allenati da Trapattoni e il Milan dell’esordiente Fabio Capello. Il match del Meazza tra Juventus e Inter va in scena alla trentesima giornata e il distacco che separa le due contendenti al titolo è di sei punti, con i rivali rossoneri impegnati contemporaneamente a Torino contro i granata. L’Inter, invece, lotta per un piazzamento alla successiva edizione della Coppa Uefa, obiettivo che a fine campionato non sarà centrato dalla squadra guidata da Luis Suarez, subentrato a stagione in corso a Corrado Orrico.
La Juve approccia in maniera convincente la gara predominando il gioco e andando vicina al vantaggio nel primo quarto d’ora con Casiraghi, che di testa trova il palo dopo aver indirizzato splendidamente un cross di Di Canio. Proprio quest’ultimo si rende protagonista di un’altra azione superlativa sulla fascia sinistra e convergendo in area viene steso da Bergomi procurandosi un calcio di rigore. Dagli undici metri si presenta Baggio che spiazza Zenga firmando l’1-0. Passano solo sette minuti sul cronometro e i bianconeri trovano il raddoppio, un’azione che è un’autentica opera d’arte realizzata dal duo Baggio-Casiraghi. Il 10 bianconero si avventura tra le maglie avversarie, duetta con il compagno e dentro l’area infila magistralmente Zenga per la rete che vale il 2-0. Succede tutto in una manciata di secondi, una magia.
L’architettura con cui è stato costruita la rete del raddoppio è talmente sopraffina che al decimo della ripresa se ne rivedono alcuni passaggi. Reuter serve in profondità Baggio, fuggito alla marcatura di Brehme, il quale vede al centro dell’area di rigore Schillaci venirgli incontro, gli passa e il pallone e il centravanti bianconero incrocia il destro battendo per la terza volta Zenga. La qualità dimostrata dalla Juve per lunghi tratti della partita rasenta la perfezione e il gol di Fontolan a mezz’ora dal fischio finale non rappresenta di più che un semplice spavento per Trapattoni e i suoi ragazzi.
Due gol e un assist per Baggio. In un’ora di gioco delizia San Siro con giocate di classe e che al momento della sostituzione lo ringrazia dedicandogli un applauso speciale. La Juventus, dopo il fischio finale, esce da Milano con tre punti, il Milan pareggia e il divario si assottiglia nuovamente. Un mese dopo però saranno gli imbattuti rossoneri a sollevare il Tricolore, alla Juve invece il secondo posto e un numero 10 da 18 meraviglie in campionato.